Al Qaeda men and chickens and
I tend to believe the prophets of the peak, but not for congenital millenarianism because I have the impression that the arguments of those who deny the peak are very weak: an ridicule a little 'arrogant combined with a boundless faith in technological progress that at this stage, it does not seem to have produced anything remotely comparable to the oil windfall that has enabled our benessere diffuso. E tendo a crederci anche perchè penso che un assaggio del'orrendo pastone sia già l'attualità, dai casini per la trivellazione troppo profonda alle guerre nel medio oriente.
Un blog, sul sito di Le Monde (hat tip: Petrolio ) intervista Robert Hirsh, un ex responsabile della ricerca sui carburanti di sintesi della exxon, a proposito della scarsa informazione, della censura, che ci sarebbe intorno al problema ormai maturo per esplodere. Sulla opportunità, e soprattutto sulla praticabilità del diffondere informazioni sulla questione ho più dubbi che certezze, però. Se se ne parla in termini (forse correttamente) catastrofici, non si fa che anticipare il momento del crollo ed è una responsabilità che nessun politico vuole prendersi, se se ne parla in termini blandi l'effetto sarà nullo: la gente mediamente non è disposta prendere misure serie di risparmio energetico e contenimento dei consumi. La zona sotto il vesuvio è abitatissima, e nessuno pensa a sgombrare S. Francisco o Messina, in vista del Big One. Temo che l'umanità nel complesso non sia adatta a gestire previsioni ma solo ad affrontare emergenze. Come diceva il (purtroppo) geniale Celine, l'uomo è intelligente come la gallina è un volatile.
0 comments:
Post a Comment